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Alla scoperta del buonumore

Alla scoperta del buonumore

Alla scoperta del buonumore il nuovo libro di Quid+ per insegnare ai più piccoli il pensiero positivo e la gratitudine.

Il buonumore, si sa, è contagiosoMa in un momento storico come quello attuale, delicato e preoccupante, mantenere il sorriso può rivelarsi particolarmente difficile. Proprio per insegnare ai bambini a partire dai 2 anni di età a coltivare il buonumore e a saper affrontare le difficoltà che la vita ci presenta, Quid+ la linea editoriale a marchio Gribaudo – Idee Editoriali Feltrinelli, ha realizzato il libro “Alla scoperta del buonumore”, a cura dell’autrice Barbara Franco e con la consulenza dello psicologo Terenzio Traisci.

Il volume comprende, oltre all’immancabile libro-guida per gli adulticinque storie illustrate in cui i due piccoli protagonisti, Ale e Vale, grazie al sorriso e alla gratitudine, imparano a vedere le cose dal lato giusto, 

“Noi genitori assorbiamo valori, abitudini, ed emozioni di chi ci sta accanto. Ma è anche vero il contrario: possiamo influenzare con il potere dell’esempio anche i nostri bambini. Più saremo consapevoli dei nostri comportamenti e atteggiamenti verso di loro, più potremo ispirarli con positività e senso della gratitudine per dare loro la forza di essere costanti e coerenti, e avere un approccio positivo alla vita”

Barbara Franco

Come possiamo noi genitori aiutare i nostri piccoli a coltivare il buonumore? 

I consigli dell’esperto, lo psicologo Terenzio Traisci, formatore di Psicologia Positiva specializzato in Edutainment, ovvero formazione attraverso l’intrattenimento, ed esperto nella gestione dell’umore, della motivazione e del cambiamento.

1.      Il buonumore dipende noi

Ricordiamo sempre che il buonumore non è un traguardo da raggiungere ma uno strumento per i nostri traguardi. Se lo concepiamo come un traguardo e non come un mezzo per stare bene e vivere soddisfatti finiremo con il delegare ad altri il nostro umore. Essere di buonumore, invece, significa acquisire un mezzo per gestire le emozioni difficili e, soprattutto per i bambini, affrontare le situazioni negative con un approccio positivo. E uno dei modi per aiutare i nostri bambini a coltivare di buonumore è quello di stimolarli a cambiare il loro punto di vista sulla realtà, allenandoli ad avere un approccio ottimista partendo da semplici azioni quotidiane, che gli permettono di maturare padronanza e sicurezza.  

2.      Le quattro A della serotonina

Il buonumore ha una sua componente biochimica legata alla presenza della serotonina nel nostro corpo. La cosa bella è che noi stessi possiamo influire sul livello della serotonina, e quindi sul nostro buonumore, grazie alle cosiddette quatto A: Ambiente, Allenamento, Alimentazione e Atteggiamento. Stare in mezzo alla natura e frequentare persone positive, l’attività fisica, il modo in cui ci alimentiamo e l’atteggiamento positivo aiutano noi stessi e i nostri bambini a essere di buonumore.

 3.      Le domande giuste

La strategia per fare in modo che i nostri bimbi siano di buonumore è quindi quella di far vedere loro il lato positivo delle cose ovvero a guardare le cose con ottimismo. Per fare questo è utile aiutare i nostri bambini a farsi le domande giuste per cambiare il punto di vista sulla realtà. Il potere delle domande è molto importante! Se noi facciamo le domande giuste, se sollecitiamo i nostri bambini a cambiare percezione, scopriremo che anche in una situazione apparentemente negativa possiamo trovare il lato positivo. Infatti la persona ottimista è nello stato d’animo sereno che gli permette di vedere dove può agire, dove può impiegare energie e, se necessario, dove acquisire nuove capacità.

È possibile acquistare i prodotti della linea Quid+ nelle migliori librerie. Inoltre, negli store delle principali catene della GDO, e attraverso i canali online, su Amazon, Ibs e LaFeltinelli.it

Barbara Franco si laurea in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Torino e, dopo una prima esperienza lavorativa in una società di consulenza americana, decide di specializzarsi nel settore delle imprese con alto valore culturale. Da anni lavora in campo editoriale con le più grandi realtà italiane ed internazionali.

Terenzio Traisci è psicologo del lavoro, formatore e speaker aziendale. Esperto di Edutainment, ha unito le sue competenze di comico professionista a quelle di psicologo formatore. Aiuta le persone nella Gestione dello stress, dell’umore, della motivazione, della comunicazione interpersonale e del cambiamento. Ha insegnato gestione dello stress e personal branding presso il Placement dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e di Trento e Psicologia Positiva all’Università La Sapienza di Roma, in un corso di Lifestyle Medicine.


Vedi anche Il superpotere della mindfulness per bambini

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