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Babbo Natale esiste, Babbo Natale non esiste

Man mano che i bambini crescono fanno più domande se Babbo Natale esiste o Babbo Natale non esiste e su come funziona davvero la sua magia.

Come sostiene il pedagogista Daniele Novare “l’immaginazione è fondamentale per costruire una buona infanzia e affrontare con coraggio le età successive” motivo per cui è bene che i bambini credano a Babbo Natale poichè proprio attraverso questa immaginazione sono in grado di comprendere il mondo circostante.

Quando però arriva il momento di dare loro maggiori informazioni, ecco come raccontare ai tuoi figli di Babbo Natale. A volte il segnale che sono pronti a conoscere la verità viene da un sottile cambiamento nel modo in cui fanno la domanda se Babbo Natale esiste o se Babbo Natale non esiste.

E generalmente la maggior parte dei genitori reindirizza la domanda in modo da non rispondere del tutto, alcuni bambini si sentono comunque soddisfatti della risponda, segno che non sono pronti a smettere di credere che Babbo Natale esiste. Quando un bambino dice qualcosa del tipo” Babbo Natale non esiste, vero? ” può essere utile rigirare loro la domanda per capire perché la pensano così. Quando saranno più grandi e potranno pensare in modo più critico, ti diranno che Babbo Natale non esiste, soprattutto quando anche i loro coetanei ne parlano. Questo probabilmente è il momento in cui i bambini vogliono davvero sentire la verità.

Spesso questa fase si verifica tra i 7 ed i 10 anni.

Google, Babbo Natale esiste?

Google is Santa real?

Il motore di ricerca più famoso rovina il Natale ad oltre un milione di bambini in tutto il mondo, rivelando che non è reale, come primo risultato ad essere visualizzato…

I dati di ricerca raccolti rivelano che oltre alla domanda “Babbo Natale esiste?” ci sono in media 186.900 ricerche per “Quanti anni ha Babbo Natale” e 182.300 per “Dov’è il polo nord” ogni anno. 47.700 stanno cercando risposte sull’esistenza degli elfi e se esistono davvero e se le renne possono effettivamente volare 3.900.

Cosa dire quando scoprono che Babbo Natale non esiste

I bambini reagiscono in modo diverso alle notizie su Babbo Natale: alcuni sembrano orgogliosi di essere a conoscenza di questo segreto e di nasconderlo ai fratelli più piccoli, altri potrebbero sentirsi imbarazzati per averci creduto a lungo, o sono tristi per aver scoperto che Babbo Natale non è quello che conoscevano.

I bambini si fidano completamente di noi. Si affidano a noi per essere sinceri. Si affidano a noi per la sicurezza e l’incolumità. Alcuni bambini si sono arrabbiati con i loro genitori dopo aver sentito che Babbo Natale non esiste. Altri ne sono spaventati, soprattutto i piccolissimi.

Per mantenere i sentimenti di Babbo Natale, anche se non crediamo più nell’uomo vestito di rosso che distribuisce regali tutta la notte, possiamo parlare dello spirito di Babbo Natale, di generosità, gentilezza, felicità può aiutare a mantenere viva la magia, indipendentemente dall’età.

Storicamente la storia di Babbo Natale è la storia di San Nicola, un primo cristiano, che diede segretamente denaro tre volte per tre sorelle il cui padre non aveva abbastanza soldi per una dote per loro di sposarsi. Durante la notte nascose i soldi nelle loro calze. Ma una notte il padre catturò San Nicola e gli chiese di mantenere il suo segreto.

Lascia ai bambini il tempo di elaborare la scoperta, racconta come è stato per te e perchè nonostante ciò tutti i genitori proseguono in questa tradizione per far loro vivere anni magici.

Raccontare ai bambini la verità su Babbo Natale non porta via la magia del Natale, si può mantenere la tradizione col calendario dell’avvento, decorando la casa, tralasciando biscotti e latte per le renne, e facendo comunque apparire i regali dall’oggi al domani sotto l’albero, senza mentire ai tuoi figli. I bambini possono gestire la dualità di sapere che Babbo Natale esiste / Babbo Natale non esiste allo stesso tempo.

L’importante è non usare i regali come ricompensa per un buon comportamento e darli in modo condizionale, perchè i bambini si concentrano solo su se stessi. Se invece i regali vengono dati incondizionatamente, i bambini possono concentrarsi sugli altri, dando anche loro incondizionatamente.

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