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Grembiule a scuola o no?

Grembiule a scuola: sì o no? 

Io ero ferma al dibattito che ogni tanto torna fuori in Italia “grembiule sì o grembiule no”. I sostenitori del grembiule ritengono che sia giusto annullare le differenze sociali e comunicare, attraverso il grembiule, l’idea che la scuola sia un luogo dove vigono regole diverse da quelle di altri ambienti. I detrattori ritengono invece che sia importante per i bambini esprimere la loro individualità anche tramite l’abbigliamento e imparare nello stesso tempo che le differenze fanno parte della vita.

Nella nostra scuola italiana si doveva portare il grembiule e, visto che la regola c’era, trovavo insopportabile che alcuni la rispettassero e altri no. Mi pareva che questa fosse la soluzione peggiore: insegnare ai bambini che se anche ci sono delle regole possono non essere rispettate.
Alla scuola internazionale: le divise

Comunque, qui alla scuola internazionale inglese di Bucarest abbiamo dovuto acquistare le divise complete: pantaloni blu scuro, polo maniche lunghe e polo maniche corte azzurro carta da zucchero, pile per l’inverno, tuta per lo sport completa di t-shirt, pantaloni e felpa (tutto con lo stemma della scuola). Le scarpe devono essere total black, per intenderci neanche la suola di gomma può essere bianca (dove le trovo entro mercoledì prossimo!).

Mi sono anche letta tutta la “uniform policy” della scuola: “crediamo che una riforma pulita e ordinata aiuti i bambini a capire l’importanza della presentazione e li aiuti a sviluppare autostima e fiducia in se stessi”. “I ragazzi devono imparare a presentarsi in modo appropriato […] è quindi previsto un elevato standard di aspetto personale”. E infine “i genitori devono garantire che gli alunni si conformino a questi standard in materia di aspetto generale, abbigliamento, pettinature e gioielli in ogni momento durante il periodo scolastico”. Seguono linee guida per unghie, capelli, trucco e gioielli (riferito ovviamente al liceo: no pearcing, no capelli colorati, no gioielli vistosi ecc ecc).

“Urca!” Mi sono detta alla fine della lettura.

In realtà io un’idea precisa non ce l’ho, sarà giusto così o no? Certo a me al liceo sarebbe spiaciuto non potermi vestire come mi pareva o mettermi i miei orecchini preferiti (forse le elementari sono già un discorso diverso). Confesso però anche che quando collaboravo con l’università concordavo con il professore che chiedeva ai ragazzi, per esempio, di non presentarsi con i pantaloni corti agli esami.

Fatto sta che, mentre i bambini si provavano le divise e riflettevo sulla questione mi é caduto l’occhio sul piede del mio piccolo: eccolo lí, l’high standard of personal appearance! L’alluce spuntava da un bel buco del calzino.

Mi sono precipitata da lui cercando di occultare la cosa.

Ragazze, ci sarà da ridere. Noi qua siamo abbastanza selvaggi e molto poco british.

Ma insomma, secondo voi grembiuli/uniformi sì o no?

Per altri post sulla vita all’estero vai alla rubrica expat del Blog di Giuliana.

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