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Ludovica Turchetti Logopedista

Dott.ssa Ludovica Turchetti logopedista

Ludovica Turchetti logopedista con esperienza ventennale, sposata, un figlio ventenne, lavora presso il suo studio privato in zona Sempione.

Sono ISCRITTA all’ALBO PSTRP N.844 e mi occupo dei disturbi relativi al linguaggio scritto, verbale, agli apprendimenti scolastici e alla voce.

Credo profondamente nelle risorse del bambino e dell’adulto e rifuggo da tutto cio’ che li etichetta e che quindi non li valorizza.

Ho lavorato presso diverse strutture, sia pubbliche che private, preferendo negli ultimi dieci anni la sola libera professione. Attualmente collaboro con diversi specialisti, scuole milanesi e riviste che si occupano dei bisogni del territorio.

Negli ultimi anni ho maturato gli strumenti e l’efficacia di un personale metodo di rieducazione logopedica che si discosta da quella usuale e sono diventata fautrice con successo del metodo logopedico semidiretto, ossia un ciclo di sostegno rieducativo che coinvolge i genitori del bambino piuttosto che il bambino stesso, evitandogli ogni tipo di forzatura e stanchezza, sia fisica che più emotiva.

La mia logopedia coinvolge prima il genitore e poi il suo bambino, – ma come, facciamo che io le porto il bambino ogni martedì, e lui va a posto -, no, per me non funziona così. Il bambino affaticato in qualcosa ha bisogno di una condotta generale, uno schema comportamentale e tecnico a trecentosessanta gradi di cui non sia padrona solo la specialista, ma anche i genitori a casa. Il genitore a casa deve far proprie le tecniche e gli strumenti, dai più semplici ai più elaborati, da trasmettere al bambino, sempre, ma senza che se ne accorga.

È necessario che il genitore proponga i ganci, affinché il rinforzo logopedico possa sedimentare, possa arrivare dentro ed essere elaborato. Dalla logopedista, secondo la mia esperienza, deve andarci il genitore, in questo modo i tempi possono accorciarsi e intensificare. Non occorre incontrarsi con una frequenza furibonda, anzi, il gancio ha bisogno di andare in profondità, è controproducente bruciare le tappe, gli apprendimenti hanno tempi discreti e delicati, color pastello.

Le evoluzioni dei bambini vanno alla velocità della luce, l’attività deve essere adattata di volta in volta, il genitore deve trovare lo spazio per raccontare cosa è avvenuto, come si è snodato, nei particolari, per darmi modo di capire come procedere. Io propongo ai genitori dei miei bambini un’attività, un’attenzione, di volta in volta viene sviscerata e triturata, soprattutto adattata a quel bambino.

I genitori diventano a lungo andare dei piccoli grandi logopedisti dei loro figli, il fine è quello di adattare la logopedia a ogni bambino, sempre diverso e forte di caratteristiche mai standardizzate. I genitori dei miei bambini diventano dei meravigliosi conduttori, io la loro guida, diventano forti e padroni di tutti gli strumenti necessari per aiutare i loro figli, sono bravissimi.

L’attività va fatta a casa, pochino, è fatta di gioco e soprattutto di condivisione, non è – vieni che facciamo l’esercizio -, ma è – facciamo questa cosa insieme, pochi minuti, se ci va -, non è controllare e richiedere, ma è affiancare e condividere.

Dietro un apprendimento esiste SEMPRE un investimento affettivo, e chi meglio della mamma e del papà possono trasmetterlo, forte e dolce come la goccia che scalfisce la pietra, nella conquista dell’indipendenza e della consapevolezza, per me è – vieni, che se è necessario ti spiego come fare -.

I trattamenti della dott.ssa Ludovica Turchetti sono:
difetti di pronuncia
ritardo del linguaggio
disturbi specifici nell’apprendimento scolastico (dislessia,  discalculia, disortografia, disgrafia)
disprassia
sordità
disturbo nell’attenzione e nella memoria
metodo di studio carente
balbuzie
deglutizione atipica infantile (e adulta)
disfonia
afonia
I destinatari sono bambini, adolescenti e adulti

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IL METODO LOGOPEDICO INDIRETTO

La logopedista non può solo limitarsi a trattare il disturbo del soggetto in modo strumentale, ma deve comprendere chi ha davanti, cosa gli sta attorno e in quale modo. Occorre ottenere una visione completa della quotidianità del paziente, senza di questa l’approccio terapeutico risulta essere superficiale e approssimativo.

Esistono casi specifici per cui risulta essere maggiormente efficace la rieducazione logopedica in parte indiretta.
Questo tipo di rieducazione consiste nel coinvolgere maggiormente i genitori che il bambino stesso, ma solo nella forma.

Durante gli incontri con il genitore spiego e verifico l’andamento dei compiti da eseguire a casa, per poi monitorare il bambino, a breve o a più lunga distanza di tempo, ossia comprendo quanto e come il bambino abbia interiorizzato le dinamiche da assorbire e di conseguenza il modo migliore con cui procedere.

Un elemento da combattere costantemente durante la cura logopedica è la noia che può rappresentare il risultato di una terapia impostata senza passione, attenzione e cura.

La rieducazione logopedica indiretta (in certi casi anche online, oggigiorno è possibile ottenere la stessa efficacia e gli stessi risultati) è oltretutto ideale per le famiglie già coinvolte in dinamiche esterne sufficientemente impegnative, laddove un intervento meno stancante può rappresentare la differenza.

Questo intervento specifico vuole essere quindi una strategia che vada incontro alle seguenti dinamiche:

  • all’efficacia del trattamento innanzitutto
  • alle necessità delle famiglie, da quelle più profonde, a quelle più strumentali
  • alla possibilità di sviscerare con cura, attenzione e calma le nuove informazioni
  • alla volontà di cancellare ogni eventuale pensiero di inadeguatezza da parte del bambino
  • al desiderio di coinvolgere il bambino nella maniera più morbida e piacevole possibile

E’ necessario sottolineare che non tutte le rieducazioni possono prestarsi a questo tipo di gestione, ogni periodo e ogni fatica del bambino possono richiedere interventi diversificati.

Oggigiorno il bambino è più bersaglio diagnostico, infatti si fa tanta attenzione alla diagnosi di uno o più disturbi, ma successivamente molto spesso viene lasciato alle sue difficoltà, senza magari essere più affiancato.

La logopedista deve saper cogliere i punti di forza del paziente per impostare un programma che rafforzi la sua autostima e che lo faccia procedere in maniera equilibrata ed efficace. 


Dott.ssa Ludovica Turchetti logopedista

La logopedia affettiva ®️
Comunicazione, linguaggio, apprendimenti scolastici e voce, per i genitori, in presenza oppure online.

Via Luchino del Maino 15 – 20146 Milano

pansini1998@gmail.com
www.milanologopedia.it

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