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affrontare una bocciatura

“Mio figlio è stato bocciato”: guida per genitori che affrontano il fallimento scolastico

Per alcune famiglie, questo periodo non porta solo pagelle e saluti, ma anche una notizia difficile da digerire: la bocciatura di un figlio. E con essa, un vortice di emozioni.

Perché quando un figlio ha delle difficoltà, non è solo lui a sentire il colpo. Molti genitori si sentono automaticamente coinvolti, giudicati, falliti, pensano di avere sbagliato o di non aver fatto abbastanza.

Questi pensieri sono comuni. Naturali, persino. Ma vanno compresi e rimessi al loro posto.

Non è la tua bocciatura. Ma è il tuo momento per esserci.

La prima cosa da ricordare è questa: questa non è la tua bocciatura. È un passaggio doloroso nel percorso di crescita di tuo figlio. Ed è lui, prima di tutto, a viverla come una delusione, anche se magari non lo mostra. Può sentirsi inadeguato, arrabbiato con se stesso, spaventato da ciò che verrà. E sì, può anche sentire il peso delle aspettative, anche quelle mai dette chiaramente.

Per questo, il tuo ruolo di genitore ora è più importante che mai.

Mio figlio è stato bocciato: cosa posso fare?

  1. Non cercare colpevoli, ascolta
    La tentazione di trovare “chi ha sbagliato” è forte: la scuola, il figlio, voi stessi. Ma in questa fase non serve. Serve invece ascolto, presenza e comprensione. La bocciatura è un segnale, non una condanna.
  2. Accogli le emozioni, senza giudicarle
    Tuo figlio potrebbe sentirsi umiliato, deluso, arrabbiato, o chiudersi in silenzio. Non forzarlo, ma fatti trovare lì, con un atteggiamento aperto e rassicurante. Un semplice: “Come ti senti?” vale più di mille discorsi.
  3. Coinvolgilo, senza imporgli soluzioni
    Invece di dire “adesso farai questo”, chiedi:
    • Cosa pensi sia andato storto?Cosa potremmo fare di diverso l’anno prossimo?
    Queste domande lo aiutano a prendere consapevolezza, che è il primo passo verso la crescita.
  4. Rassicuralo con l’amore, non con i voti
    Fargli sentire che il tuo affetto non dipende dai suoi successi scolastici è il dono più grande che puoi offrirgli ora.
  5. Dai un senso a questa tappa
    Una bocciatura può diventare un punto di svolta. Può essere l’occasione per rivedere abitudini, per conoscersi meglio, per trovare un nuovo metodo di studio o magari per capire che un altro percorso è più adatto a lui.
    Non tutte le sfide vanno vinte subito. Alcune, semplicemente, non erano ancora mature.

Rinascere dopo una caduta

Nel mondo frenetico di oggi, dove si tende a premiare solo chi “vince”, il fallimento fa paura. Ma ogni percorso educativo – e umano – è fatto anche di inciampi. È lì che si cresce davvero. Non nell’evitare la caduta, ma nel modo in cui ci si rialza.

Una bocciatura non definisce il valore di tuo figlio. Né il tuo come genitore. Ma può diventare una lezione importante se saprete viverla insieme, con rispetto, dialogo e amore.

Affrontare la bocciatura di un figlio, sii il suo punto fermo

In momenti come questi, tuo figlio non ha bisogno di un giudice, ma di una guida. Qualcuno che lo guardi negli occhi e, anche nel buio dell’incertezza, che gli dica e gli sia affianco.

Perché, in fondo, non tutte le sconfitte sono la fine di qualcosa. Alcune sono solo l’inizio di un nuovo cammino.

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