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Viaggiare con i bambini

Viaggiare con i bambini: i consigli sulla salute

Viaggiare con i bambini è bellissimo ma è sempre importante fare attenzione alla salute.

Sono sempre di più i bambini che viaggiano: ogni anno 1, 9 milioni di bambini nel mondo si mettono in viaggio con le loro famiglie per raggiungere località all’estero, spesso anche molto lontane da casa.

La Società Italiana di Pediatria, che ha organizzato un congresso proprio sul tema del viaggiare con i bambini con attenzione alla salute. La Sip sottolinea come sia importante viaggiare con consapevolezza, in modo da prevenire rischi inutili per la salute dei più piccoli. Per questo ha redatto una guida in 10 punti.

Se si decide di fare viaggi particolarmente avventurosi o in paesi esotici in cui sono endemiche alcune malattie non più presenti da noi, o con un neonato o se si è in gravidanza, è bene rivolgersi con un mese, un mese e mezzo di anticipo al pediatra e ai centri specializzati in medicina dei viaggi o al centro vaccinazioni internazionali di via Statuto a Milano, in cui ci possano consigliare le eventuali vaccinazioni necessarie.

Viaggiare con i bambini medicinali di uso comune da mettere in valigia

In valigia non dobbiamo dimenticare medicine presidi di uso comune che potremmo non trovare nel paese di destinazione:

  • soluzioni disinfettanti in caso di tagli e gel disinfettante per le mani, visto che non sempre è possibile lavarsi bene le mani quando si è in giro,
  • soluzione fisiologica per pulire occhi e/o naso,
  • termometro
  • cerotti normali e di sutura,
  • crema cicatrizzante antibatterica per le escoriazioni,
  • pomata antibiotica in caso di ferite o punture/morsi di animali,
  • antipiretici per stati febbrili e antidolorifici,
  • farmaci antiemetici per il trattamento di nausea e vomito,
  • farmaci per la cinetosi (mal di mare, mal d’auto o mal d’aria), 
  • pomate cortisoniche per le punture di insetti,
  • prodotti repellenti antizanzare e insetti,
  • creme solari ad alta protezione,
  • soluzioni reidratanti orali per prevenire la disidratazione in caso di diarrea (frequente in alcune destinazioni) o episodi di vomito ripetuti
  • medicine che eventualmente il bambino prende abitualmente in quantità sufficiente per la durata del viaggio più un 10% in caso di imprevisti,
  • da valutare con il pediatra se non possa servire anche un antibiotico ad ampio spettro in caso di emergenza,
  • tessera sanitaria,
  • eventuale dichiarazione del medico con patologie di cui è affetto e terapia prescritta.

Viaggiare con i bambini a cosa prestare attenzione:

Viaggiare con i bambini, la cinetosi

Alcuni bambini soffrono di cinetosi ovvero male dovuto al movimento del corpo sui mezzi di trasporto. Si manifesta attraverso salivazione, pallore, nausea, vomito, pallore e sudorazione.

In auto e treno è bene far viaggiare il bambino vicino al finestrino nel senso di marcia guardando avanti e facendo soste, non fargli utilizzare libri e smartphone, la posizione ideale è seduta diritta, lo stomaco non deve essere completamente vuoto evitando però bibite, liquidi e pasti abbondanti.

Nessun problema a viaggiare con i bambini in aereo, a meno che non abbiano in atto malattie infettive acute, malattie respiratorie croniche severe o non abbiano meno di 48 ore di vita. Normalmente anche il jet leg è sopportato meglio dai bambini che dagli adulti.

Il bambino piccolo può stare in braccio ad un genitore con apposita cintura di sicurezza o in culline per lattanti fino al peso di 10 Kg circa.

Durante decollo e atterraggio, le orecchie si tappano a causa della variazione di quota, causando fastidio o dolore al bambino. Per farle riaprire proporre allattamento al seno, ciuccio o biberon ai più piccoli; ai più grandi far soffiare il naso, deglutire o masticare, sbadigliare o compensare con la manovra di Valsalva soffiando dal naso tenendolo tappato e con la bocca chiusa.

Viaggiare con i bambini, montagna e mare

Se si va in montagna, è bene raggiungere le quote particolarmente elevate (sopra i 2500 metri) in modo graduale, per evitare problemi non avendo l’organismo il tempo di acclimatarsi. Sintomi del mal di montagna sono spossatezza, nausea, vomito, disturbi del sonno, mal di testa, vertigini, visione offuscata, svenimento, tachicardia, affanno respiratorio.

Proteggere il piccolo dal sole con crema, cappellino ed occhiali scuri.

Il sole sia al mare che in montagna fa bene perché aiuta l’organismo dei bimbi per la sintetizzazione del calcio e della vitamina D, e dunque per la crescita delle ossa, ma quali sono i rischi e come proteggerli? Leggi Bambini al sole sì ma con precauzioni.

In caso di bagni in mare, prestare sempre attenzione ai bambini non lasciandoli mai soli, prevedere un ingresso graduale in acqua soprattutto se il bimbo è accaldato e l’acqua è fredda; uscire dall’acqua se si sente freddo.

Soprattutto nei paesi tropicali, fare attenzione agli animali potenzialmente pericolosi. Vedi qui cosa fare in caso di punture di meduse, ricci, tracine e altri pesci velenosi.

Le acque dolci, invece, andrebbero evitate perchè possono veicolare numerose infezioni e infestazioni parassitarie.

In caso di infezioni cutanee batteriche che avvengono attraverso ferite o punture d’insetto applicare antibiotici locali in pomata e orali in caso di lesioni multiple o parecchio estese.

Le malattie gastro intestinali

Una delle patologie più frequenti dei viaggiatori, soprattutto in alcune aree come Asia, Medio Oriente, Africa, Messico e America Centro-Meridionale, è la cosiddetta diarrea del viaggiatore causata da vari germi, si manifesta entro 24-48 ore dall’assunzione dell’alimento contaminato e va prevenuta con attenzione per evitare la disidratazione. Nel caso assumere reidratanti con sali e glucosio.

Per prevenirla è bene bere acqua solo da bottigliette sigillate, evitare l’uso di ghiaccio nelle bevande, bere latte solo bollito o pastorizzato, evitare di mangiare verdura cruda o frutta non sbucciata, evitare piatti con uova non cotte, pesce crudo e non abbattuto, salse, gelati, dolci cremosi, budini e i succhi di frutta preparati artigianalmente, latte non pastorizzato e non lavarsi i denti con acqua potenzialmente infetta.

L’Epatite A è endemica nei Paesi Africani e in quelli in via di sviluppo e si acquisisce dai molluschi e altri alimenti crudi o non adeguatamente trattati e cotti. E’ indicata la vaccinazione preventiva.

Quando si rientra da paesi ad alta endemia è bene far fare al bambino una visita di controllo e comunque consultare sempre il pediatra in caso di sintomi quali febbre, diarrea persistente, vomito, ittero, sintomi urinari, manifestazioni cutanee.

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