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bambini al sole

Bambini al sole? Sì ma con precauzioni

Quando si espongono i bambini al sole bisogna utilizzare le dovute precauzioni.

Il sole fa bene perché aiuta l’organismo dei bimbi per la sintetizzazione del calcio e della vitamina D, e dunque per la crescita delle ossa. Una verità scientifica che vale soprattutto per i bambini, ma che necessita anche di un’importantissima precisazione: bambini al sole? Sì, ma con le dovute precauzioni. 

Questo perché, se da un lato il sole fa bene al corpo e alla mente, dall’altro una eccessiva esposizione ai suoi raggi può causare anche diversi problemi all’organismo dei bimbi che – non essendo ancora formatosi del tutto – potrebbe non essere in grado di difendersi dai raggi ultravioletti.

Da ciò si evince tutta l’importanza di una serie di consigli e di pratiche da tenere sempre a mente, quando si portano a mare i bambini.

Quali i rischi?

L’esposizione prolungata può danneggiare le retine e causare gravi problemi alla pelle più o meno gravi, dalla comparsa di arrossamenti alla formazione di vescicole che indicano una scottatura di livello superiore, eritemi solari, photoaging (invecchiamento cutaneo precoce), insorgenza di tumori della pelle quali melanomi, basaliomi, spinaliomi causati dall’esposizione prolungata agli ultravioletti A e B.

Inoltre, anche la tipologia di incarnato gioca un ruolo predominante per la salute dei bimbi al sole: i bambini con la pelle lattea e con i capelli biondi o chiari non devono essere mai esposti direttamente al sole, perché le conseguenze sulla pelle sono peggiori rispetto a quelle che potrebbero sorgere negli altri bimbi con foto tipo più scuro. Fino a un anno di età meglio evitare l’esposizione diretta al sole.

I consigli per i bambini al sole

In realtà, l’esposizione diretta al sole non dovrebbe mai essere prolungata per nessun bambino: si consiglia, infatti, di non superare mai i 10-15 minuti per le prime esposizioni, aumentando piano piano e aggiungendo qualche minuto nelle giornate seguenti. È altrettanto importante applicare sempre la protezione solare e scegliere un prodotto adeguato.

Il primo anno di vita il bambino non deve essere esposto alla luce diretta del sole, sia la mare che in montagna.

L’esposizione dei bambini al sole, soprattutto per i più piccoli deve sempre avvenire prima delle 11.00 e dopo le 17.00. È altrettanto importante applicare sempre la protezione solare e scegliere un prodotto adeguato. All’inizio il fattore protettivo deve essere alto SPF 50, poi medio se si vuole per le carnagioni meno delicate SPF 30;  la protezione va applicata prima di esporre il bambino al sole spalmando il prodotto uniformemente su tutta la cute. L’effetto protettivo dura circa due ore, passate le quali o dopo il bagno l’applicazione va ripetuta.

Quando il sole è molto forte sarebbe bene oltre alla crema far indossare ai bambini un cappellino e occhiali da sole ed eventualmente anche una maglietta o altro abbigliamento idoneo soprattutto nei fototipi chiari e molto chiari.

E’ bene considerare anche l’altitudine, la zona geografica, i riflessi dovuti ad acqua e sabbia chiara e le condizioni meteorologiche di nuvolo e vento vento che diminuendo la percezione del calore portano a stare più esposti e quindi maggiori rischi di scottatura.

Per i soggetti sensibili e predisposti è bene ricordare che la comparsa dell’eritema solare non avviene quasi mai durante l’esposizione, ma solo dopo alcune ore, ad esempio la sera.

Altri consigli utili per proteggere i bambini al sole

Idratarli facendoli bere spesso, proteggerli con cappellini e occhiali da sole, e assicurargli sempre un riparo all’ombra dell’ombrellone: questi sono altri consigli importantissimi che dovrete seguire quando in spiaggia con i bambini. Ma non sono gli unici: anche l’alimentazione va curata, preparando dei pasti leggeri per compensare sia la perdita dei liquidi, che la perdita di nutrienti come le vitamine e i minerali tramite la sudorazione. Mangiare pasti freschi a base di frutta e di verdura, è molto indicato anche per una digestione veloce e poco impegnativa.

Leggi anche Il colpo di sole come prevenirlo e gestirlo


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