La Società Italiana di Pediatria dà alcuni consigli in caso di punture di meduse e di altri pesci velenosi.
D’estate i bambini trascorrono molto tempo in spiaggia, o magari fanno con la famiglia viaggi in paesi lontani. Qualche piccolo incidente può sempre capitare, e, soprattutto in caso di viaggi in paesi esotici, è bene adottare alcuni accorgimenti.
Punture di meduse
In caso di contatto con meduse è necessario sciacquare subito le zone interessate con acqua salata per evitare che quella dolce attivi i tentacoli urticanti rimasti. In seguito è possibile applicare acqua o ghiaccio freddo. No acqua o impacchi caldi.
Recenti studi hanno verificato che rimedi a base di bicarbonato di sodio, ammoniaca, urina, alcool, sabbia o aceto non sono lenitive del dolore.
Rimuovere residui di tentacoli con delle pinzette o un coltello e senza sfregare e poi applicare un gel stringente al cloruro di alluminio o eventualmente pomate corticosteroidee o antistaminiche.
Consultare immediatamente un medico se la vittima manifesta sintomi sistemici come nausea, vomito, mal di schiena o sudorazione.
Nei periodi successivi alle punture di meduse, la pelle della parte colpita si scurisce ed è meglio non esporre la parte al sole per evitare discromie e comparsa di macchie, è quindi raccomandato coprire la parte con garza o tessuto e usare una protezione solare totale.
Nel mediterraneo non sono presenti meduse dal veleno mortale, se si viaggi in altri Paesi prestare attenzione in spiaggia o sulla costa ad eventuali cartelli segnaletici di specie pericolose e mortali.
Puntura di tracina o scorfani
Le tracine sostano sul fondo sabbioso, gli scorfani su quelli di scoglio e possono essere calpestati inavvertitamente. Gli aculei posti sul dorso iniettano un veleno poco pericoloso ma doloroso. Il dolore è violento ed immediato a seguito della puntura e si estende rapidamente.
![Punture di meduse, ricci, tracine e altri pesci velenosi: come intervenire punture di meduse puntura-di-tracina](https://www.mammeamilano.com/wp-content/uploads/puntura-di-tracina.jpg)
![Punture di meduse, ricci, tracine e altri pesci velenosi: come intervenire punture di meduse scorfano](https://www.mammeamilano.com/wp-content/uploads/scorfano.jpg)
E’ un veleno termolabile, quindi annientato dal calore per cui non va messo ghiaccio sulla parte colpita ma sciacquato con acqua dolce e, dopo aver rimosso eventuali aculei residui dalla pelle, bagnare o tenere in ammollo in acqua calda per una trentina di minuti. Disinfettare ed applicare una pomata cortisonica e all’occorrenza somministrare un antidolorifico.
Se possibile recarsi al pronto soccorso per fare la profilassi antitetanica se non vaccinati e farsi somministrare copertura antibiotica.
Stessa procedura si può utilizzare per punture di razze, trigoni, pesci scorpioni nei mari tropicali.
Puntura di riccio di mare
Può capire di calpestare inavvertitamente i ricci di mare, spesso nascosti tra le rocce sul fondo, o che volendoli toccare ci si punga e infilzi con gli aculei.
Nell’area colpita si verificano gonfiore, rossore, eruzioni cutanee, dolori e talvolta infezioni.
E’ bene non strofinare la parte e non cercare di rimuovere malamente gli aculei che potrebbero spezzarsi ed essere ancora più difficili da rimuovere.
Sciacquare la parte colpita. Immergere in acqua tiepida aiuta a rendere la pelle più morbida, con delle pinzette rimuovere gli aculei, se necessario aiutarsi con un sottile ago per sollevare la pelle. Disinfettare.
Se necessario applicare pomata cortisonica o antibiotica.
![Punture di meduse, ricci, tracine e altri pesci velenosi: come intervenire punture di meduse punture di meduse](https://www.mammeamilano.com/wp-content/uploads/puntura-di-riccio-di-mare.jpg)
Cosa fare in caso di shock anafilattico
In soggetti con predisposizione allergica possono manifestarsi reazioni più importanti, quali: orticaria, gonfiori sottocutanei, difficoltà respiratoria, vomito, edemi, fino allo shock anafilattico.
Bisogna chiamare immediatamente i soccorsi e nel frattempo mettere la persona sdraiata in posizione antishock con le gambe più in alto rispetto al corpo per facilitare la circolazione sanguigna. Se il soggetto è ha conoscenza della sua predispozione allergica potrebbe avere con se l’adrenalina da iniettare immediatamente. Nel caso di reazioni allergiche sarà bene sottoporsi dopo alcune settimane a visita allergologica presso i centri specializzati, dove è anche possibile seguire delle cure specifiche che renderanno tollerabile il veleno in caso di future punture.
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