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virus respiratorio sinciziale RSV

Cos’è il virus respiratorio sinciziale RSV

Il virus respiratorio sinciziale RSV è un virus molto comune che infetta almeno una volta oltre il 90% dei bambini entro i primi due anni di vita.

Sebbene nella maggior parte dei casi l’infezione decorra senza sintomi o con lievi disturbi da raffreddamento, talvolta il virus può raggiungere le vie respiratorie inferiori, causando la bronchiolite, ovvero l’infiammazione delle diramazioni terminali dei bronchi. Questa evenienza è più probabile nei primi mesi di vita del bambino e nei periodi di maggiore circolazione dell’RSV, tra novembre e marzo.

Tra i bambini nel 1° anno di vita, circa il 20% ha bisogno di assistenza medica e circa il 2%-3% viene ospedalizzato. In generale questo virus è la principale causa di ospedalizzazione nei bambini nel primo anno di età.

Diversamente da altre malattie infettive, questa infezione si può contrarre più volte nella vita; tuttavia dopo il primo episodio, le reinfezioni si manifestano di norma con forme più lievi.

Sanofi, leader nell’innovazione farmaceutica, attraverso la campagna #TogetherAgainstRSV mira a sensibilizzare i genitori sull’importanza cruciale dell’informazione e della prevenzione in relazione alle malattie infettive, concentrandosi soprattutto sull’RSV Respiratory Syncytial Virus, principale responsabile della bronchiolite nei bambini al di sotto dei 2 anni di età.

Come si diffonde il virus respiratorio sinciziale RSV

In Italia l’infezione da RSV è tipicamente stagionale: il virus si diffonde solitamente da novembre a marzo, con un picco tra dicembre-febbraio.

La trasmissione dell’infezione avviene da persona a persona attraverso piccole goccioline respiratorie, emesse dall’individuo infetto soprattutto quando stranutisce o tossisce. Inoltre, è possibile contagiarsi tramite il contatto con oggetti o superfici infette in quanto il virus può sopravvivere per molte ore su superfici come, tavoli, maniglie delle porte, giocattoli e culle.

Il periodo di incubazione dell’infezione in media è di 4-6 giorni.

Una volta penetrato nell’organismo attraverso le mucose di naso, bocca e occhi, il virus si diffonde nel tratto respiratorio superiore e, come già accennato, può raggiungere anche l’albero bronchiale. L’infezione provoca un aumento della produzione di muco e l’ostruzione delle vie respiratorie, con possibile comparsa di difficoltà respiratorie.

Sintomi del virus respiratorio sinciziale RSV

Quando l’infezione da RSV resta confinata alle vie respiratorie superiori causa disturbi lievi simili a quelli di altre infezioni respiratorie, come per esempio: raffreddore con naso che cola, tosse, starnuti, inoltre talvolta possono comparire anche febbre e dolori articolari.

Quando il virus raggiunge le vie aeree inferiori e i polmoni si possono avere gravi manifestazioni respiratorie tali da richiedere il ricovero in ospedale. In questi casi si possono riconoscere alcuni sintomi:

  • Rumori respiratori (fischi)
  • Respiro accelerato
  • Cianosi: colorazione bluastra intorno alla bocca e a livello delle unghie
  • Allargamento delle narici durante l’inspirazione
  • Rientramenti della parete toracica
  • Apnea
virus respiratorio sinciziale RSV

Nei bambini molto piccoli i segni di infezione grave potrebbero essere più difficili da cogliere, ma ci sono alcuni campanelli d’allarme da non sottovalutare, in presenza dei quali è bene consultare con urgenza il pediatra: difficoltà respiratorie, irritabilità e difficoltà ad alimentarsi, febbre, segni di disidratazione come labbra asciutte, pianto senza lacrime, riduzione della quantità di urina.

Oltre alla storia completa del bambino e alla sua visita, un test delle secrezioni respiratorie (tampone nasale o salivare) può mostrare la presenza del virus.

La fase iniziale della malattia è spesso lieve, simile al raffreddore. Quando però la malattia si estende verso le vie aeree inferiori può causare tosse e respiro sibilante. In alcuni casi l’infezione si trasforma in bronchiolite, che spesso richiede l’ospedalizzazione per aiutare il bambino a respirare.

Cura del virus respiratorio sinciziale RSV

Per quanto riguarda le terapie, in caso di forme lievi l’infezione da RSV guarisce da sola senza alcun trattamento specifico. Possono però essere di supporto alcuni farmaci sintomatici.

Altri accorgimenti utili per favorire la guarigione ed evitare complicanze sono:

  • bere molto in modo tale da mantenere le mucose ben idratate
  • usare un umidificatore per aumentare l’umidità in casa
  • praticare lavaggi nasali con soluzione fisiologica per liberare le cavità nasali dal muco.

Nel caso invece di forme acute, come anticipato, può essere necessario il ricovero in ospedale per somministrare ossigeno in caso di difficoltà respiratorie e liquidi se è presente disidratazione.

In genere l’assistenza ospedaliera è basata sul sollievo dei sintomi: i bimbi vengo solitamente dimessi nell’arco di quattro o cinque giorni. Nei casi più gravi, invece, può essere necessario il ricovero in terapia intensiva.

Prevenzione dal virus respiratorio sinciziale RSV

Sebbene ad oggi non esistano ancora soluzioni di prevenzione per proteggere tutti i bambini dall’RSV, la ricerca su questo fronte è molto attiva e sono in fase di studio diverse soluzioni, tra cui anticorpi monoclonali, che consentano di prevenire le complicanze di questa infezione.

La prevenzione ad oggi si basa principalmente sul rispetto di alcune norme igieniche che mirano a ridurre il rischio di contrarre l’infezione e a evitarne l’ulteriore diffusione. Le principali misure da adottare sono le seguenti:

virus respiratorio sinciziale RSV
  • Lavare le mani bene e spesso, soprattutto prima di toccare o prendere in braccio un bambino
  • Utilizzare disinfettanti per le mani a base alcolica in assenza di acqua
  • Evitare di toccarsi troppo frequentemente occhi, naso e bocca
  • Evitare di esporre i bambini al fumo di sigaretta
  • Non frequentare persone con sintomi da raffreddamento
  • Evitare i luoghi troppo affollati
  • Areare spesso gli ambienti

Le persone con infezione da RSV, dal canto loro, dovrebbero:

  • Coprire naso e bocca con un fazzolettino di carta o con il gomito quando starnutiscono o tossiscono
  • Stare a riposo fino a completa guarigione
  • Evitare contatti stretti con familiari e altre persone
  • Pulire spesso oggetti e superfici con cui si entra in contatto di frequente (maniglie delle porte, giocattoli, piani dei tavoli, ecc.)

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