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assegno unico per i figli

Assegno unico per i figli 2025

L’assegno unico per i figli a partire dal gennaio 2022 sostituisce tutte le forme di sostegno alla famiglia, ovvero le detrazioni Irpef per i carichi familiari, gli assegni famigliari, i bonus bebè ed i bonus mamma, l’assegno per il terzo figlio.

Come stabilito dalla Legge di Bilancio, con il Ddl famiglia, l’assegno unico e universale spetta a tutte le famiglie rientranti nei parametri per ogni figlio a carico dal 7° mese di gravidanza fino al diciottesimo anno di età. L’assegno unico è definito “universale” perché spetta a tutti: lavoratori autonomi o dipendenti, disoccupati, pensionati con figli con disabilità, titolari di reddito di cittadinanza, beneficiari di altre misure sociali.

Chi ha diritto all’assegno unico per i figli 2025

L’assegno unico per i figli è rivolto a tutti i residenti o domiciliati in Italia, chi paga le tasse in Italia, cittadini stranieri che lavorano in Italia da oltre 6 mesi o con un permesso di soggiorno per motivi di ricerca superiore a 6 mesi, e stranieri residenti in Italia da almeno due anni anche non continuativi, con figli a carico dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni. Oltre alla residenza i beneficiari devono essere soggetti al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia.

L’assegno è riconosciuto ad entrambi i genitori, e ripartito in egual misura o a chi esercita la responsabilità genitoriale in caso di assenza di genitori. In caso di separazione o divorzio, l’assegno viene erogato al genitore affidatario, se l’affidamento è congiunto l’assegno è ripartito tra i genitori.

Come richiedere l’assegno unico per i figli 2025

Per ottenere l’assegno unico universale un genitore, o chi esercita la potestà genitoriale, deve farne richiesta sul portale INPS.

L’accesso è possibile con SPID almeno di livello 2, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

L’Isee di riferimento è quello dell’anno precedente, da aggiornare con nuova DSU Dichiarazione Sostitutiva Unica entro il 28 febbraio dell’anno in corso per ottenere il nuovo ISEE. Se non comunicato da marzo la famiglia riceve l’importo minimo, se comunicato entro giugno l’Inps accrediterà l’Assegno Unico corretto e gli arretrati spettante.

Si può anche non comunicare il proprio Isee: si otterrà la cifra minima di 50 euro a figlio.

Dal 1° marzo 2023 coloro che abbiano presentato una domanda di Assegno unico e universale (AUU) per i figli a carico, accolta e in corso di validità, beneficeranno dell’erogazione d’ufficio della prestazione da parte dell’INPS, senza dover presentare una nuova domandaResta obbligatorio, invece, il rinnovo dell’ ISEE per poter usufruire dell’importo completo.

Potranno invece presentare la domanda coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno unico e quanti avevano prima del 28 febbraio 2023 trasmesso una domanda che non è stata accolta o che non è più attiva.

L’assegno viene erogato ogni mese spettante direttamente dall’Inps tramite bonifico bancario.

Le quote dell’assegno unico per i figli 2025

L’assegno unico viene dato per ogni figlio minorenne a carico e per i nuovi nati fin dal settimo mese di gravidanza. Sono previste maggiorazioni di importo dal terzo figlio in avanti, se il figlio ha disabilità e sarà composto da una quota fissa e da una variabile, calcolata in base al numero dei figli presenti nel nucleo famigliare ed alla loro età.

  • Quota variabile progressiva (da un massimo di 199,4 euro per ciascun figlio minore con Isee fino a 17.090,61 euro a un minimo di 57 euro per ciascun figlio minore in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 45.574,96 euro).
  • ISEE superiore a 45.574,96 € o assenza di ISEE: Importo minimo garantito pari a € 57,00 per ogni figlio.

Sono previste maggiorazioni per:

  • Figli con disabilità
  • Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di nuclei numerosi(per i figli successivi al secondo), madri di età inferiore a 21 anni, nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, figli affetti da disabilità, figli di età inferiore a un anno, figli di età compresa tra 1 e 3 anni per nuclei con tre o più figli e Isee fino a 45.574,96 euro.

I richiedenti dovranno tuttavia comunicare eventuali variazioni delle informazioni precedentemente inserite nella domanda di Assegno unico trasmessa all’INPS prima del 28 febbraio 2023 (ad esempio: nascita di figli, variazione/inserimento della condizione di disabilità, separazione, variazioni IBAN , maggiore età dei figli), integrando tempestivamente la domanda già trasmessa.

Per la quantificazione dell’Assegno unico permane, per tutti i beneficiari, l’obbligo di presentare la nuova DSU , per rinnovare l’ISEE. In assenza di una nuova DSU, correttamente attestata, l’importo dell’Assegno unico sarà calcolato a partire da marzo con riferimento agli importi minimi previsti.

L’assegno unico viene liquidato come credito d’imposta o come erogazione mensile in denaro. E’ cumulabile sia col reddito di cittadinanza che con la pensione di cittadinanza e, nel caso, viene corrisposto insieme ad essi. L’assegno è compatibile anche con eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni, dalle province autonome e dagli enti locali.

Gli importi dell’assegno e le relative soglie ISEE verranno adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita.

Assegno unico per i figli
Attenzione per le coppie separate o divorziate

Uno dei due genitori è il richiedente e si collega al sistema Inps per inoltrare la domanda, dopodiché l’altro genitore riceve un sms e può decidere se inserire i suoi dati per ricevere il 50% dell’importo o se lasciare l’intera cifra all’all’altro genitore. 

L’assegno unico per i figli maggiorenni

Per i figli inclusi nella fascia d’età tra i 18 ed i 21 anni l’assegno è corrisposto in misura ridotta rispetto a quello per i figli minorenni ed è vincolato alle seguenti condizioni: il figlio maggiorenne deve essere iscritto all’università o a un corso di formazione scolastica o professionale, oppure sta svolgendo il servizio civile universale, svolge un tirocinio o un’attività lavorativa limitata con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui, è registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro.

L’importo va da un minimo di 25 (con Isee oltre i 40 mila euro) ad 85 euro (con Isee sotto i 15 mila) per ciascun figlio maggiorenne a carico.

L’assegno unico per figli con disabilità

Non esiste limite di età per i figli disabili e l’assegno unico sarà maggiorato secondo la classificazione della disabilità fino ai 21 anni, senza maggiorazione oltre tale età.

  • Per i minorenni va da 85 a 105 euro al mese
  • Per i maggiorenni fino a 21 anni sarà di 50 euro
  • Oltre i 21 anni può arrivare a massimo 85 euro mensili

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