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disturbi del comportamento nei bambini

Segnali di disagio e disturbi del comportamento nei bambini di età scolare e pre-scolare

Quali sono i segnali di disagio ed i disturbi del comportamento nei bambini che possono manifestarsi nella fascia di età scolare e pre-scolare e perché è importante non sottovalutarli?

Nella fascia di età prescolare i bambini passano da relazioni familiari ad un più ampio sistema di relazione sociale con i loro coetanei e altri adulti al di fuori del nucleo di accudimento che hanno avuto da neonati. Dovranno quindi confrontarsi con regole e limiti del mondo esterno, attivando e sviluppando le loro competenze relazionali, cognitive ed emotive.

Ogni bambino avrà i suoi tempi: alcuni saranno più rapidi nell’acquisizione di tali competenze ed autonomie, altri più lenti, senza che questo sia da considerarsi un problema o un ritardo nello sviluppo.

I disturbi del comportamento nei bambini

Raramente un bambino molto piccolo riceve una diagnosi di un grave disturbo comportamentale, tuttavia può iniziare a mostrare i sintomi di un disturbo che potrebbe essere diagnosticato più tardi. Questi possono includere:

disturbi da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)
disturbi e regressioni legati a stress esterni
disturbi dell’umore
stati d’ansia
disturbi dell’apprendimento
disturbi dello sviluppo

Il modo in cui un bambino gestisce le proprie emozioni, il livello di attività e l’attenzione può suggerire vulnerabilità a determinati disturbi comportamentali.

I disturbi del comportamento nei bambini generalmente rientrano in due categorie: disturbo oppositivo provocatorio e disturbo della condotta, e diventano motivo di preoccupazione per i genitori quando sono frequenti e divengono fonte di problemi a casa, all’asilo o a scuola e nel rapporto con i coetanei. Tali disturbi comportamentali possono essere associati a situazioni di stress (ad esempio un fratellino o sorellina in arrivo) ed alla scarsa capacità dei bambini di gestire le emozioni e i vari livelli di attività e poiché alcuni problemi emotivi sfociano in difficoltà nell’alimentazione o nel sonno, altri in comportamenti provocatori o nel ritiro sociale.

Cosa possono fare i genitori in caso di disturbi del comportamento nei bambini:

per cambiare le abitudini facendo si che i bambini cambino il loro comportamento possiamo definire con loro quali siano i comportamenti indesiderati e inadeguati, possiamo stabilire delle regole e dei limiti che siano coerenti e adatti all’età.

Dobbiamo cercare di ridurre la rabbia ed aumentare le interazioni positive con il bambino; spesso rimproveri e punizioni possono ridurne il senso di sicurezza e l’autostima e risultare inefficaci se abusate o utilizzate in modo incoerente.

Se noti cambiamenti comportamentali improvvisi o inaspettati, aumento dell’irritabilità o aggressività, se il comportamento di tuo figlio è più impegnativo del previsto in base alla sua fase di sviluppo, se il comportamento di tuo figlio gli impedisce di avere un buon rendimento e adattamento a scuola o di mantenere relazioni positive a casa o nella comunità è opportuno considerare alcuni test neurocognitivi grazie ai quali è possibile valutare eventuali problematiche e procedere con interventi mirati.

A seconda della diagnosi che ne deriva può essere indicato percorso di Psicologia infantile a Milano con un intervento di riabilitazione neurocognitivo o una psicoterapia dell’età evolutiva per il bambino in collaborazione con la famiglia o un percorso di neuropsicomotricità. I problemi comportamentali devono essere affrontati precocemente perché i comportamenti sono più difficili da cambiare più a lungo persistono.

Un professionista può aiutare tuo figlio ad imparare a controllare la sua rabbia, a gestire le sue emozioni e insegnargli come comunicare i suoi bisogni in modo più efficace.

MindOrder è uno studio di psicoterapia a Milano che si rivolge a tutte le età ed è specializzato nella diagnosi e cura di disturbi del comportamento nei bambini nell’età scolare e pre-scolare. Formato da un’equipe di professionisti multidisciplinare, utilizza un approccio psicodinamico e propone piani di trattamento personalizzati legati al modo unico e soggettivo in cui ogni persona reagisce alle difficoltà con un approccio integrato per la diagnosi e la terapia che coinvolge anche specialisti di osteopatia: lo scopo è occuparsi dell’individuo nella sua globalità.


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