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Make up: mamme con la passione dei trucchi

Un po’ di leggerezza per questo inizio settimana…Parliamo di cose frivole, per esempio di make up.
Nonostante le mille cose da fare con la ripresa, settembre, si sa, è anche mese di buoni propositi. Ormai superati i 40, tra gli obbiettivi per questa stagione autunno/inverno ho collocato una generale “remise en forme”. E così mi sono ritrovata a ripensare a questo vecchio post, che comunque è per me sempre attuale…
 
Qualche tempo fa la mia amiche Federica aveva aperto una cruciale questione:
voi, siete donne da borse o donne da scarpe?
Solo oggi mi sento in grado di rispondere con cognizione di causa.
 
I figli ci aiutano e conoscere meglio noi stessi.
È infatti grazie al mio bambino che io ho capito di non essere donna né da borsa né da scarpa,
pur amando entrambi gli accessori.
Io sono una donna da trucchi, da make up insomma.
 
Niente, e ripeto, niente, mi appaga di più di una piccola boccettina di smalto,
un prezioso astuccio di rossetto,
una scatolina de luxe di morbida cipria,
un inestimabile mascara dalle reclamizzate improbabili qualità,
per non parlare degli accessori indispensabili,
spugnette, pennellini, pinzette.
 
Il fatto di utilizzarli o meno è del tutto irrilevante.
L’importante è possederli.
Potrei svaligiare intere profumerie.
 
La mia femminilità è tutta racchiusa in un beauty case,
di quelli dai mille scomparti, taschine, specchietti.
 
“Maaaaamma! Perché hai messo questa scatolona sul mio sgabello?”
(ma quando mai mio figlio ha usato quello sgabello?
e, soprattutto, come si permette di chiamare “scatolona” il mio meraviglioso beauty?)
 
CRASH…
 
Un rumore inquietante è arrivato dal bagno.
Corro in soccorso dei miei trucchi.
Pezzi di vetro e di plastica nera sul pavimento.
La C di Chanel occhieggia da un coccio.
 
No.
Lo smalto di Chanel rosa ballerina, no.
Era costato una fortuna.
 
Questa volta lo sgrido di brutto.
“Tu devi lasciare stare le cose della mamma!!! Soprattutto QUESTE cose!!!
Ma possibile che io non possa più avere niente di mio?”
 
“Mamma, lo ricompreremo al supermercato!”
 
“Al supermercato????? Ho sentito bene??? Secondo te un’oggetto così sublime si compra al supermercato????”
“Ma a cosa ti servono tutte queste cose che sono sul pavimento?”
 
Respira Giuli, respira. È piccolo. È un maschio. Non può capire.
 
“Mi servono per essere più bella”.
“Ma tu sei bella lo stesso!”
 
Va bene, così va meglio. Iniziamo a ragionare.
Andiamo subito in profumeria.
Almeno ho la scusa per comprarmi uno smalto nuovo.
E farmi dare anche un po’ di indispensabili campioncini.

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