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Primo giorno di scuola: grovigli di emozioni

Il primo giorno di scuola… Ed è già venerdì. Presto per fare un bilancio rispetto alla scuola dei bambini, ma non per raccontare il groviglio di emozioni che questi giorni hanno portato con sè.

Del resto la vita di una mamma è costellata di primi giorni: sappiamo bene cosa significa lasciare un bambino al nido o alla materna e doversene andare, o vederlo entrare per la prima volta nel portone di una scuola. Ma non credo che poi le cose cambieranno molto quando saranno piú grandi: le prime volte dei nostri figli ci emozionano e ci preoccupano indipendentemente dalla loro età.

È la storia del distacco, è il desiderio di vederli andare soli, con le proprie gambe, verso la vita, e la paura che non siano abbastanza forti, il timore di non aver dato loro degli strumenti abbastanza efficaci per cavarsela senza di noi.

La scuola è ricominciata e se tutti gli inizi sono speciali, questo primo giorno di scuola per me lo è stato di più: è sempre bello cominciare percorsi, intraprendere strade nuove, inoltrarsi nell’inesplorato.

Certo, vederli entrare in una scuola internazionale, in una città che non è la nostra Milano, con il loro inglese e le loro timidezze non è semplice.

Sai che ce la faranno, sai che presto quei maestri, quell’aula, quei bambini saranno la loro routine: ti sei arrovellata per mesi nella scelta della scuola giusta e sai di averne trovata una perfetta. Eppure vorresti anche trattenerli ancora un po’ con te, a casa, in un abbraccio in cui non debbano pensare a niente e siano solo bambini piccoli. È una tentazione stupida, ma mentre li rassicuro sul fatto che presto parleranno inglese meglio di me, vorrei prendermeli e portarmeli via, in un piccolo mondo per niente internazionale, fatto di pizza, spaghetti e mandolini.

Il primo giorno di scuola è uno di quei giorni che vorresti fermare il più a lungo possibile, per restare dentro a quelle emozioni. Uno di quei giorni che ti ricorderai ancora e ancora, negli anni a venire. Perché le prime volte hanno sempre un sapore speciale.

Del resto le contraddizioni qui fanno parte del paesaggio. I giardini e i palazzi alla francese dei quartieri residenziali, i casermoni fatiscenti e il grigiore di certe strade. Gli uffici nei palazzi di specchi e i centri commerciali dove i marchi italiani vanno per la maggiore, i fili che rendono questo paese il primo in Europa per velocità di connessione aggrovigliati intorno ai pali per le strade o che penzolano da balconi fatiscenti.

Le ragazze bellissime, con le borse firmate, le lunghe ciglia finte e le unghie laccate e le signore anziane dal viso segnato e incorniciato dal foulard che arrivano chissà come dalla campagna alla capitale con qualche uovo dal guscio candido e qualche fiore colorato da vendere sulle scale della metro.

Siamo tutti fatti di contraddizioni, di desideri grandi e di piccole paure. Di voglia di volare e anche di starcene chiusi in casa. E insomma, questa cosa di tenere i figli per mano, ma anche di lasciarli andare, di sostenerli, ma anche di sapersi allontanare quando è il momento non è proprio facilissima. Ma qui ce la mettiamo tutta.

Ora ho comprato (quasi) tutto il materiale, etichettato, imbustato, ricoperto quaderni, infilato merende nello zaino. Ho già partecipato a una riunione a scuola, ho abbandonato le vecchie chat di whatsapp e puntato la sveglia e tirato giù dal letto i bambini. Preparato colazioni, pranzi e cene, ho iniziato a correre di qua e di là, a piedi e in bicicletta.

Il pomeriggio del primo giorno di scuola mi sono sentita felice, felice e malinconica al tempo stesso, perché questa cosa del tempo che passa, dei bambini che crescono e dei cicli della vita che si rimettono in moto è bellissima e ci riempie di energia, ma sa renderci a tratti anche un po’ fragili.

In bocca al lupo a tutti i vostri bambini, ma in bocca al lupo soprattutto a voi mamme, che, lo so, dopo aver detto che non vedevate l’ora che ricominciasse la scuola, vivete questi giorni con quella strana malinconia che accompagna sempre l’entusiasmo di ogni nuova avventura…

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